L’art. 56 del Decreto Cura Italia prevede una moratoria straordinaria sui mutui e finanziamenti volta a sostenere le imprese in questa fase di stallo produttivo. In sintesi è stato previsto che:

  • le aperture di credito accordate “sino a revoca” e i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti (esistenti alla data del 29.2.2020 o alla data del 17.3.2020) non possono essere revocati fino al 9.2020;
  • i contratti di prestito non rateale con scadenza anteriore al 30.9.2020 sono prorogati, senza alcuna formalità, fino al 30.9.2020 alle stesse condizioni;
  • è sospeso fino al 30.9.2020 il pagamento dei canoni leasing, in scadenza prima del 30.9.2020, per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, e il relativo piano di rimborso è dilazionato secondo modalità che garantiscano l’assenza di nuovi e maggiori oneri per le parti. È facoltà dell’impresa chiedere la sospensione dell’intera rata.

E’ stato chiarito inoltre che anche le rate in scadenza il 30.9.2020 rientrano nel periodo di sospensione.

I soggetti rientranti nella moratoria sono le micro, piccole e medie imprese, come definite dalla Raccomandazione della Commissione europea 6.5.2003 n. 2003/361/CE, (cioè le imprese con sede in Italia che: hanno meno di 250 dipendenti, un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro, oppure un totale attivo annuo inferiore a 43 milioni di euro) oltreché i lavoratori autonomi con sede in Italia titolari di partita IVA, iscritti agli Ordini o senza Albo.

La norma trova applicazione in relazione alle esposizioni debitorie nei confronti di banche, intermediari finanziari e altri soggetti abilitati alla concessione di credito in Italia a condizione che, alla data del 17.3.2020, non siano classificate come “crediti deteriorati”.

Per ottenere la moratoria è necessario inviare agli istituti una comunicazione tramite PEC, oppure attraverso altre modalità che consentano data certa, inclusa una autocertificazione dichiarante scarsa liquidità a seguito della diffusione dell’epidemia da COVID-19.