Previsto l’allungamento di due anni della misura “tax credit alberghi” in un emendamento che ha la “benedizione” del Governo con il quale le imprese del turismo potranno sfruttare il bonus del 65% sulle spese in ristrutturazione, con attenzione all’efficientamento energetico e agli interventi antisismici e al rinnovo degli arredi delle strutture ricettive. Tra i soggetti beneficiari saranno inclusi, oltre alle strutture già comprese nelle misure precedenti anche i campeggi . La modifica alla legge di bilancio lascia inalterate le condizioni e i paletti già previsti – a partire dalla soglia massima di spesa fissata a 200mila euro nel’anno del beneficio e nei due precedenti.

Saranno stanziati per le coperture dell’agevolazione fiscale altri 15 milioni per il 2020, 30 milioni per il 2021 e 15 per il 2022. Una iniezione di risorse che porta alla sostanziosa cifra di 460 milioni la dote messa in campo dal 2014 per riqualificare l’offerta turistica italiana Se la modifica farà il suo ingresso nella manovra entro 60 giorni il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo aggiornerà il regolamento applicativo del bonus. A spingere il Governo a prorogare questo credito d’imposta è stato anche il “tiraggio” dell’incentivo che ha visto negli anni passati un boom di richieste del credito d’imposta, come dimostra un monitoraggio del Mibact.

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